Firenze, 7 settembre 2022 – Per le donne, tutte, è possibile parlare di emancipazione, libertà dalla coercizione e dalla ricattabilità solo se autonome economicamente. Per le donne migranti il problema è ancora più grave a causa del non riconoscimento dei titoli di studio e di percorsi di aggiornamento e/o
formazione professionale spesso troppo complessi. Le uniche chance di inserimento nel mondo del lavoro sembrano essere nel settore della cura alla persona. Altre possibilità sono rarissime.
Dal 1998 Nosotras Onlus offre uno spazio fisico, e non solo, di empowerment. La reciproca frequentazione, conoscenza e crescita ha portato l’associazione ad offrire spazi di ascolto e orientamento, su Firenze, Empoli, Scandicci, Fucecchio, in passato anche su Lastra a Signa e Signa. Questi sono stati vere e proprie antenne sui territori che ci hanno restituito una valutazione in presa diretta dei bisogni della popolazione femminile e migrante. Abbiamo
cercato risposte costruendo numerosi progetti in collaborazione con i servizi sociali territoriali e le amministrazioni pubbliche, che nel corso dell’ultimo decennio hanno valorizzato il cammino di crescita individuale delle donne per la formazione e per la ricerca di un inserimento nel mondo del lavoro.
Da sempre traduciamo la definizione di empowerment in formazione e lavoro. Per questo la collaborazione che ci ha offerto la Fondazione Gori è per noi molto importante. Per le donne immigrate, anche di seconda generazione, i percorsi di autonomia individuale, consolidamento delle proprie competenze e infine posizionamento nel mondo del lavoro richiedono un investimento qualificato e quello offerto dalla Fondazione lo è. Poter vivere una esperienza
formativa di alto livello che possa aprire le porte di una professione qualificata diventa un sogno che si avvera, una chance là dove spesso le porte sembrano chiuse.
Come associazione siamo quindi a disposizione della Fondazione Gori, che ringraziamo per averci coinvolto in questo primo round di individuazione di candidate adatte a questo cammino, che non sarà semplice ma che offrirà numerosi spunti di crescita.
Alle borsiste, ai loro formatori e al board della Fondazione l’augurio di un buon lavoro. La scuola invierà per loro i primi di ottobre
(Le foto sono della conferenza stampa della presentazione)