Ognuno di noi ha una storia. Ogni donna vive la propria come se fosse unica, e lo è, anche se ha spesso punti in comune con le esperienze delle altre. E conoscerle, condividerle, ci aiuta a sentirsi meno sole e magari a individuare le persone con cui poter fare un pezzo di strada insieme nella vita, che sia per rivendicare i nostri diritti o per sostenere altre donne nel farlo.
Nasce da questa idea (oltre che da una suggestione della scrittrice Chimamanda Ngozi Adichie, nda) il titolo della nostra campagna di sensibilizzazione contro la violenza alle donne in tutte le sue forme, anche in quelle che possono sembrare meno invasive.

Siamo convinte che condividere le esperienze ci aiuti a farci sentire meno sole e, così, anche più sicure. Sicure di far emergere le mille e più discriminazioni e violenze quotidiane che cercano di chiudere i nostri diritti nella gabbia degli stereotipi e dei pregiudizi.
E’ stato possibile costruire questa campagna grazie all’azienda Gest, per questo le storie che raccontiamo sono ambientate sulla tramvia fiorentina. Quante se ne possono ascoltare, o raccontare, in un viaggio dalla fermata Villa Costanza a Porta Prato-Leopolda, ad esempio, e se avete cinque minuti ne potrete ascoltare ben quattro.

Not a Single Story vuole essere una campagna “in progress” che si arricchirà anche delle vostre storie. Quindi scriveteci e raccontatevi: nella vostra lingua, in quella che preferite o sentite più vicina.
L’importante è che vi siate fermate a pensare!
Inviateci commenti, segnalazioni, indicazioni e, ovviamente, storie alla mail:
[email protected] scrivendo nell’oggetto: NOTASINGLESTORY

NOT A SINGLE STORY | FERMATI A PENSARE

Forse è successo anche a voi. Può essere accaduto a vostra madre, sorella, amica, cugina, vicina di casa, conoscente o sconosciuta. Cosa? Di essere sopravvissuta a un piccolo grande atto di violenza. Oppure potete essere stati proprio voi a mettere in moto un gesto, una azione, violenta. Si può fare nulla? Certo che si può cambiare! E allora fermatevi e pensateci su, seguendoci in queste narrazioni che non vi lasceranno l’amaro in bocca.

La selezione

Mario, è direttore del personale e Giorgio un impiegato.
Sono sulla tramvia in attesa di recarsi a lavoro: l’azienda deve assumere del personale, una donna.

E tu cosa mi dai?

Paolo è l’unico della coppia che ha uno stipendio, è lui che ha adesso al conto e controlla i soldi di famiglia. Giulia deve chiedere a lui.

il colloquio

Un incontro causale tra amiche, in tramvia. Teresa ha finalmente un colloquio di lavoro e Martina la vuole assolutamente accompagnare.

Amore materno​

Beatrice si è appena diplomata e vuole andare all’Università. Ma la madre la scoraggia.

Quando una persona inizia a riflettere ha anche bisogno di informazioni, per arricchire le proprie conoscenze, o di spunti di riflessione, per poi iniziare ad agire. Abbiamo quindi chiesto alle professioniste (amiche e colleghe) che nel corso degli anni hanno incrociato la strada di Nosotras di “aiutarci ad aiutare”.

Troverete quindi alcune informazioni che provengono dal lavoro della nostra equipe interna, un glossario di riferimento per capire precisamente cosa si intende per violenza di genere, oltre ad alcune riflessioni più approfondite attorno ad un tema estremamente complesso e articolato.
Crediamo che questi contributi potranno ampliare le vostre prospettive e, integrandosi a vicenda, fornire una visione multidimensionale del fenomeno.