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INTERNAZIONALI

PROGETTO S.E.T. U.P.

Share, Experiment and transfer service model to Uphold Persons from Third Countries (FAMI O. S. 2 “ Integrazione/Migrazione legale” – O. N. n.3 Capacity Building – lett. m) Scambio di Buone Pratiche). Toscana e Calabria presentano caratteristiche proprie ma fabbisogni comuni. In Toscana, negli ultimi 20 anni, la popolazione migrante è cresciuta numericamente e sono state sviluppate una serie di azioni e servizi che hanno dato vita al ‘modello toscano’. La Calabria è una delle regioni con il maggior numero di punti di accoglienza SPRAR e con CAS. Ormai da anni gli Enti Pubblici locali e territoriali si sono dovuti dotare di strumenti e modelli strutturati per far fronte al gran numero di persone provenienti in particolare da Africa e Medio Oriente. I MSNA sono spesso accolti in strutture residenziali molto costose ma con standard non sufficientemente innovativi. L’affidamento avviene spesso con tempi lunghi di nomina dei tutori, che spesso vengono nominati per un gran numero di minori e ciò determina ripercussioni negative sulla possibilità di instaurare una relazione di fiducia e un rapporto di tutela personalizzato. Nelle due realtà regionali in Italia, è emerso il bisogno di implementare adeguati approcci strategici per la tutela delle donne migranti, per favorire la loro autonomia e la loro realizzazione personale, familiare, sociale e lavorativa. Mancano inoltre misure di accoglienza per favorire l’affidamento degli MSNA in famiglia. Azioni: Le azioni proposte intendono contribuire a ottimizzare la conoscenza e lo scambio di buone pratiche e politiche europee, coinvolgendo: – Spagna, per le politiche di accesso ai servizi pubblici a favore dei migranti presenti sul territorio. Si fa particolare riferimento all’esperienza che hanno maturato in Andalusia negli anni scorsi con i flussi migratori provenienti dal Marocco; – Germania, perché ha una forte capacità di predisporre politiche di integrazione volte all’inserimento socio-economico di immigrati con regolare permesso di soggiorno; – Olanda, perché è uno dei paesi pilota in materia di affido, sia omoculturale che interculturale, part-time e di prossimità. Obiettivi: Contribuire ad ottimizzare la conoscenza e lo scambio di buone pratiche e politiche europee con la finalità di: 1. Realizzare, attraverso il confronto con Spagna e Germania, uno sportello europeo gratuito per le donne migranti in difficoltà. 2. Trasferire la prassi toscana di autonomia ed empowerment rivolta alle donne migranti, sia a livello nazionale (in Calabria) e sia a livello europeo (in Spagna). 3. Migliorare, grazie allo scambio e alla sperimentazione della pratica olandese dell’affido omoculturale,