CODICE ROSA / PROGETTI

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NAZIONALI

Cultura, diritti, prevenzione e dinamiche in un mondo in cambiamento


Il workshop, rivolto a insegnanti e operatori scolastici di tutti gli ordini è finalizzato a fornire strumenti per la prevenzione e il contrasto delle mutilazioni genitali femminili. Destinatari: 25 insegnanti e operatori scolastici.Obiettivi Offrire un quadro del panorama interculturale; Fornire alcune chiavi di lettura per la decostruzione degli stereotipi attraverso il superamento degli etnocentrismi e la relativizzazione dei propri schemi interpretativi; Presentare alcuni strumenti a supporto di attività educative e formative o di gestione di gruppi interculturali volti a migliorare la propria capacità di relazione con l’Altro; Fornire gli strumenti legislativi di conoscenza dei diritti dei bambini e degli adolescenti. La società italiana è una società in trasformazione: culture ed etnie diverse si confrontano ogni giorno sui banchi di scuola spesso senza riuscire a trovare le chiavi di confronto e dialogo utili a comprendersi. L’intercultura offre uno spazio di incontro, scambio e crescita condivisa che richiede formazione e impegno quotidiano. L’intercultura è innanzitutto “relazione” e capacità di affrontare i problemi che possono sorgere dal rapporto tra membri di culture diverse ai fini dell’accettazione e del rispetto reciproci. L’integrazione e l’interazione promosse in una società interculturale riescono ad accogliere e permettono di superare gli atteggiamenti di paura, intolleranza e indifferenza nei confronti dell’Altro. Tra le tematiche affrontate quella dei diritti alla salute dei bambini tra i loro diritti fondamentali, più in generale, con la presentazione di alcuni casi relativi a pratiche tradizionali tra cui le mutilazioni genitali femminili. Il corso si è tenuto a Roma.

LUCY 3.0

Il progetto si inserisce nell’ambito della linea di intervento D (“Progetti volti a migliorare le capacità di presa in carico delle donne migranti anche di seconda generazione incluse le donne rifugiate vittime di violenza e di pratiche nefaste”). Soggetti destinatari: Donne migranti, anche di seconda generazione, vittime di violenza e/o di pratiche nefaste Durata del progetto: fino a Maggio 2020 Obiettivi perseguiti: Adeguamento del modello toscano di presa in carico da parte degli specialisti di settore; Miglioramento del confronto Istituzioni-figure professionali riguardo a prevenzione di abusi inflitti -protezione didonne vittima di violenza; Aumento della possibilità di ricollocazione sociale e di acquisizione della libertà di queste vittime; Elaborazione/attuazione di progetti individuale di vita di queste vittime; Implementazione delll’empowerment: aumento consapevolezza della nocività e incongruità delle MGF per evitare la reiterazione delle pratiche nefaste in danno delle generazioni a venire Azioni progettuali Azione 1: Definizione del MODELLO LUCY 3.0 di presa in carico delle donne migranti vittime di violenza e di pratiche nefaste Azione 2:Applicazione del MODELLO LUCY 3.0:creazione degli SPAZI ROSA e percorsi ah hoc di autodeterminazione sociale Azione 3:Diffusione del MODELLO LUCY 3.0 sul territorio The Rubik’s Cube seems to be an impossible puzzle but it’s easy to solve it using algorithms.

LUCY 3.0

Finanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le Pari Opportunità (“Per il finanziamento di progetti volti alla prevenzione e contrasto alla violenza alle donne anche in attuazione della convenzione di Istanbul” nell’ambito della linea di intervento D : Progetti volti a migliorare le capacità di presa in carico delle donne migranti anche di seconda generazione incluse le donne rifugiate vittime di violenza e di pratiche nefaste). La presente idea progettuale si sviluppa in linea con i principi sanciti nella Convenzione di Istanbul, che mira a sostenere programmi di protezione delle donne vittime di ogni forma di violenza, e in prosecuzione con l’experties acquisita da Nosotras Onlus, in termini di progettualità per l’empowerment e l’autonomia delle donne, il contrasto alle mutilazioni genitali femminili e alle pratiche tradizionali nefaste della salute delle donne e delle bambine.  Gli obiettivi perseguiti, tra gli altri sono: Aumento della possibilità di ricollocazione sociale e di acquisizione della libertà di queste vittime; Elaborazione/attuazione di progetti individuale di vita di queste vittime; Implementazione dell’empowerment: aumento consapevolezza della nocività e incongruità delle MGF per evitare la reiterazione delle pratiche nefaste in danno delle generazioni a venire Tra le attività previste: Elaborazione di percorsi ad hoc per il raggiungimento dell’autodeterminazione sociale ed economica; Creazione di SPAZI ROSA e percorsi ah hoc di autodeterminazione sociale rivolti a donne migranti, anche di seconda generazione, incluse donne rifugiate vittime di violenza e di pratiche nefaste. Il progetto si concluderà a giugno 2020.

Titolo

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